LETTERA APERTA AI NOSTRI LETTORI... 

27.11.2018

Gentilissimi lettori...

docenti, alunni,  genitorI...


AGNESE Russo REDAZIONE.                 Luigia COMUNE REDAZIONE

Francesco GAGLIANO REDAZIONE          Vincenzo FESTINESE REDAZIONE


Quante cose intorno a noi sembrano non andare per il giusto verso, spesso ci lamentiamo e ne siamo consapevoli, ma non possiamo solamente polemizzare stando con le mani in mano. Uno dei problemi più gravi che affligge tutta l'area campana, e non solo, è l'inquinamento. 

Da quest'anno la scuola secondaria di I grado "Massimo Stanzione " di Orta di Atella aderisce, come scuola polo, al progetto "A Piccoli Passi" per sensibilizzare tutti, grandi e piccini, alle problematiche legate alla tutela dell' ambiente. 

Negli ultimi due o tre decenni la nostra "Campania Felix", come la chiamavano gli antichi romani, è stata trasformata in una grande discarica. I danni che ne derivano riguardano il suolo, l' aria e l' acqua; essi sono ingenti e purtroppo spesso irreversibili. 

Quindi oggi, più che mai, gli sforzi maggiori vanno dedicati all' educazione ambientale rivolta ai ragazzi, ma anche agli adulti, affinchè tutti possano diventare cittadini consapevoli delle proprie azioni. Questo percorso progettuale prevede la creazione di un giornalino online su cui ogni mese vengono pubblicati uno o più articoli in modo da rendere le nostre idee un interesse di tutti per confrontarsi sulle varie problematiche ambientali. 

Come possiamo raggiungere tale obiettivo? In quale altro modo possiamo diventare protagonisti di una comunità o, nel caso di noi studenti, di una comunità scolastica? Per fortuna oggi abbiamo la possibilità di votare. Pensate che nel corso dei secoli le persone hanno lottato molto per ottenere il diritto di voto. La strada per la democrazia è stata lunga e difficile, e non solo in Italia; ha prevalso a lungo l'idea secondo la quale i diritti politici dovessero essere riservati solamente ai cittadini ritenuti "maturi" e "capaci". Ebbene sì, nessuno ci ha regalato niente e la conquista dei diritti e delle libertà è stata lenta e faticosa, in particolare i diritti politici, cioè quelli che consentono la partecipazione al governo del proprio Paese mediante libere elezioni a suffragio universale. Oggi, dopo i 18 anni, tutti possiamo votare chiunque riteniamo più adatto a rappresentarci e, in ambito scolastico, anche prima abbiamo l'opportunità di compiere questa scelta importante. 

Già dalla Scuola Secondaria di primo grado votiamo i rappresentanti di classe, che sono coloro i quali comunicano ai docenti le problematiche riscontrate dagli alunni di quella classe. A partire da quest'anno è stata inserita la rappresentanza di istituto, già presente negli istituti superiori, anche nella scuola media. Finalmente anche noi più piccoli abbiamo un Parlamento d' istituto formato dagli studenti che ricevono il maggior numero di voti da tutte le classi, il cui compito è quello di accogliere le idee di tutti gli alunni della scuola e farsene portavoce. Le proposte più valide saranno presentate al Dirigente scolastico che le potrà portare negli Organi di governo della scuola ed è così che la nostra voce potrà giungere nel Parlamento Territoriale degli studenti dove saranno discusse le questioni circa il nostro futuro. 

Tuttavia, spesso, l'idea della scelta è sottovalutata, in quanto si vota l'amico che si conosce e non chi sembra meritarlo davvero perché possiede le competenze adatte a svolgere tale ruolo. Per questo motivo, nelle scuole, in prossimità delle votazioni, gli alunni che hanno deciso di candidarsi cercano di promulgare le proprie idee e di conquistare il voto mediante la propaganda delle stesse. Generalmente si svolge un'assemblea durante la quale i candidati spiegano le proprie intenzioni esponendo il proprio programma o distribuendo dei volantini. Potrebbe accadere di non dare il giusto peso a questa "carica", se venisse presentata a noi ragazzi di punto in bianco, senza troppe spiegazioni circa la sua funzione, quindi ha bisogno di essere illustrata al meglio affinchè possiamo compiere la nostra scelta in modo consapevole e responsabile. D'altronde noi dobbiamo renderci conto del fatto che se venisse eletto un rappresentante non in grado di esprimersi e di argomentare, le lamentele non cesserebbero mai e il cambiamento cui tanto aspiriamo non verrebbe mai raggiunto. 

Purtroppo spesso pensiamo che la scuola non sia qualcosa che ci appartenga fino in fondo, mentre è lì che trascorriamo buona parte delle nostre giornate per cui abbiamo il diritto/dovere di migliorarla. È il luogo dove ci formiamo: è tra i banchi che ridiamo di più, che piangiamo, stringiamo amicizie e, soprattutto, poniamo le basi per il nostro futuro. Ci costruiamo giorno per giorno, mattone dopo mattone. Darci voce ci consentirà di migliorare questo percorso interagendo, quasi direttamente, con chi si occupa di questa istituzione. Ognuno di noi ha idee e proposte differenti che, se riuscissero a giungere nelle mani della persona giusta, potrebbero arrivare a chi di competenza ed essere valutate. 

Ciascun alunno deve poter essere ascoltato... 

LA SCUOLA SIAMO NOI!


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